Fotografie
di Marco Ferracuti

 

 

L'isola dei fantasmi, l'sola del male...

 

  

  

  

 

 

Poveglia è un'isola a sud della laguna di Venezia, lungo il Canal Orfano, che collega la bocca di porto di Malamocco con la città di Venezia. Denominata, anticamente, Popilia (dal latino populus, pioppo) per la sua vegetazione, o in relazione alla vicina via Popilia-Annia, fatta costruire dal console romano Publio Popilio Lenate, in seguito all'invasione longobarda del VI secolo ed alla conseguente distruzione delle città di terraferma, in particolare Padova ed Este, divenne uno dei centri di reinsediamento della popolazione in fuga. La decadenza dell'isola coincise con la guerra di Chioggia, in cui venne deciso di evacuare la popolazione a Venezia. La repubblica, si interessò più volte al recupero dell'isola, offrendola ora ai camaldolesi prima (1527), e agli stessi povegliotti poi (1661), ma ottenne sempre rifiuti. Solo più tardi si decise di sfruttarne la vicinanza al porto di Malamocco,allora unico accesso alla laguna adatto alle grandi navi, adibendola a stazione per il rimessaggio e la sosta delle imbarcazioni e per l'immagazzinamento di attrezzature di bordo. In seguito, le sue funzioni si orientarono sempre più verso fini sanitari: assegnata al Magistrato alla Sanità, dal 1782 le sue strutture servirono al controllo di uomini e merci e, all'occorrenza, da lazzaretto. Nel 1793 e nel 1798, ospitò gli equipaggi di due imbarcazioni ammalati di peste, le ultime manifestazioni della malattia a Venezia. Mantenne le funzioni di stazione per la quarantena marittima per tutto l'Ottocento e fino al secondo dopoguerra. Nell'ultimo periodo gli edifici furono in parte adibiti a convalescenziario geriatrico, ma dal 1968 anche questo utilizzo venne dismesso e l'isola fu ceduta al Demanio. Per un periodo i suoi terreni furono assegnati ad un agricoltore, mentre gli edifici andavano progressivamente in rovinaDa allora l'isola è stata oggetto di vari progetti di recupero, che tuttavia non sono mai stati attuati. Dal 2003 l'isola è gestita, come altre, da Arsenale di Venezia spa, compartecipata dal Comune di Venezia e dall'Agenzia del Demanio.